Dalla rivoluzione industriale fino a oggi, la produttività è sempre stata un elemento fondamentale per la crescita di un'azienda. Tuttavia, rispetto all'epoca della catena di montaggio, la nuova rivoluzione tecnologica sta portando la produttività su un altro livello, grazie anche all'apporto dell'intelligenza artificiale.
Il contributo dell'intelligenza artificiale alla produttività è anche legato alla possibilità di automatizzare molte operazioni e compiti ripetitivi. Il rischio, tuttavia, è che un eccessivo ricorso agli strumenti di automazione, come quelli per la realizzazione di contenuti, faccia smarrire l'elemento della creatività, che è particolarmente importante nella storia dell'industria italiana. In questo articolo non parleremo solo di automazione, intelligenza artificiale e produttività delle aziende, ma anche di come questi elementi si possano conciliare col mantenimento della creatività e dell'elemento emozionale.
L'automazione con intelligenza artificiale rientra nel settore tecnologico definito come Intelligent Automation (IA), che comprende anche gli strumenti di gestione del Business Process Management (BPM) e la Robotic Process Automation (RPA). Tra gli obiettivi principali dell'Intelligent Automation sono presenti la riduzione dei costi aziendali, la riduzione degli errori e l'aumento dell'accuratezza, la crescita della soddisfazione del cliente e una maggiore produttività. L'intelligenza artificiale ha un ruolo fondamentale in tutti questi processi.
L'integrazione dell'intelligenza artificiale nei flussi di lavoro delle imprese ha visto una repentina crescita. In particolare, ci sono alcuni settori e attività in cui l'intelligenza artificiale ha dimostrato di poter aumentare la produttività in modo sostanziale:
Anche la gestione dei progetti può beneficiare dell'IA tramite strumenti di intelligenza artificiale che assegnano priorità e segnalano le scadenze e strumenti di gestione del calendario e degli appuntamenti.
L'uso dell'intelligenza artificiale può indubbiamente apportare molti vantaggi e opportunità nel lavoro quotidiano all'interno di un'azienda. Come si è visto, riduzione dei costi e creazione di contenuti possono costituire un elemento chiave per la crescita aziendale. L'uso di applicazioni basate su tecnologie IA può anche aiutare nella riduzione degli errori e nell'avere a disposizione dati più accurati. Inoltre, grazie alla tecnologia di machine learning, l'analisi predittiva e quella prescrittiva possono essere strumenti importanti nelle mani dei responsabili di settori come vendita e marketing.
Tuttavia, non vanno sottovalutate nemmeno le criticità, non certo per rinunciare all'apporto dell'intelligenza artificiale, ma per poterne minimizzare l'impatto e mantenere alto il rapporto benefici/costi dell'uso dell'intelligenza artificiale. Uno dei rischi che gli esperti sottolineano è la dipendenza dai dati. I risultati e le performance dell'IA dipendono dalla qualità dei dati e se essi sono incompleti o parzialmente errati possono produrre output inesatti. Non va sottovalutato nemmeno l'aspetto collegato alla sicurezza informatica. Gli strumenti di lavoro basati su IA, che elaborano una grande quantità di dati, sono un bersaglio ricorrente per attacchi hacker e sono dunque necessari investimenti sulla cybersicurezza.
La diffusione in Italia dell'intelligenza artificiale ha avuto una crescita repentina negli ultimi anni, anche se non tutte le aziende italiane ne fanno ancora un uso abbastanza efficiente. Ecco alcune applicazioni per automazione, intelligenza artificiale e produttività delle aziende che possono aiutare le imprese italiane ad aumentare l'efficienza e la competitività rispetto ai loro concorrenti diretti.
L'applicazione di OpenAI, ChatGPT, ha avuto un ruolo fondamentale nel far conoscere l'intelligenza artificiale al grande pubblico. Basata sul machine learning e sull'elaborazione del linguaggio naturale, viene utilizzata sia da privati che da aziende. Ad agosto 2025 è stato rilasciato il modello denominato GPT-5. Anche se la maggior parte degli utenti lo usa per la funzionalità di risposta a domande e generazione dei testi, nel tempo sono state aggiunte interessanti funzioni come l'elaborazione di immagini. Ad affiancare la versione gratuita, è disponibile una a pagamento e una business riservata esclusivamente alle aziende.
ChatGPT costituisce un'ottima applicazione da utilizzare quotidianamente da parte di privati e aziende, ma se si vuole sfruttare al massimo le potenzialità dell'intelligenza artificiale per aumentare efficienza e produttività anche attraverso l'automazione dei processi, Bitrix24 può costituire la scelta giusta. Già nella versione gratuita consente l'accesso di agenti illimitati ed è dunque adatta anche per team numerosi senza una crescita esponenziale dei costi. In un'unica piattaforma, mette a disposizione molteplici strumenti di automazione dei processi aziendali che utilizzano intelligenza artificiale e Robotic Process Automation (RPA). Permette di automatizzare flussi di lavoro, popolare in modo semplice il CRM da diversi canali, scegliere tra diversi modelli per creare pipeline personalizzate, funnel di vendita e bacheche Kanban.
Bitrix24, software all-in-one potenziato dall’IA, mette a disposizione strumenti avanzati di analisi, di monitoraggio delle attività e di automazione.
Provalo oraTeams è un noto software aziendale di Microsoft che offre vari servizi e funzionalità per l'automazione grazie all'intelligenza artificiale come Power Automate, che ha l'obiettivo di automatizzare attività ripetitive, Workflow generator, che genera automazioni dei flussi di lavoro tramite IA e un assistente virtuale basato sull'intelligenza artificiale. Un suo limite rispetto a Bitrix24 è lo schema dei prezzi che viene fatturato per utente. Man mano che aumentano i membri del team, dunque, i costi crescono progressivamente. Di contro, un elemento positivo è dato dall'integrazione con altre risorse Microsoft.
L'intelligenza artificiale non è solo uno strumento per l'elaborazione e l'automazione dei processi, ma può anche essere una nuova "musa", fonte d'ispirazione nella creatività. L'intelligenza artificiale può aiutare la creatività in due modi. Da una parte, occupandosi della gestione dei compiti ripetitivi può liberare la forza lavoro umana da attività che assorbono tempo, dando loro maggiore spazio per la creatività. Dall'altra, può essere un vero e proprio partner per il brainstorming, utilizzabile per il suggerimento di idee, l'elaborazione e l'organizzazione di concetti che poi il lavoratore creativo potrà sviluppare. In questo senso, l'intelligenza artificiale può essere usata in modo virtuoso per supportare la creatività, invece di eliminarla.
In un panorama globale che appare dominato da un crescente ricorso agli algoritmi, le aziende italiane possono caratterizzarsi e distinguersi per una maggiore attenzione alla creatività e alle emozioni. Del resto, il Made in Italy è conosciuto nel mondo anche per la sua creatività e la capacità di storytelling. La ricerca dell'emotività nei propri prodotti e contenuti può costituire ancora una carta vincente nell'era della trasformazione digitale.
In questo senso, le aziende italiane possono fare la scelta di non limitarsi al mero uso delle funzionalità dell'intelligenza artificiale, ma mirare al coinvolgimento dei clienti, anche attraverso estetica e creatività. L'intelligenza artificiale, come accennato, può costituire un valido aiuto che però non dovrebbe tarpare le ali a un messaggio in grado di creare emozioni.
In effetti, i rischi di omologazione sono davvero alti in caso di uso eccessivo o non corretto dell'intelligenza artificiale. Il rischio è che contenuti e servizi siano piatti e che un'azienda non riesca a far emergere la propria identità di brand. Questa perdita di autenticità può essere in primo luogo collegata all'uso di contenuti di marketing interamente generati da intelligenza artificiale. I consumatori in questo caso percepiscono contenuti non caratterizzati da uno stile personale e le aziende non sono in grado di emergere. Inoltre, un uso eccessivo dei modelli di IA può portare alla produzione di software, beni o servizi che ricalchino troppo gli standard dominanti senza una caratterizzazione che possa far emergere un'idea originale del brand.
La diffusione sempre più di massa dell'intelligenza artificiale e i suoi progressi esponenziali stanno ponendo alla società anche delle sfide etiche. Una delle maggiori preoccupazioni è quella legata ai cosiddetti "bias algoritmici". I sistemi di IA apprendono dall'esperienza e dai dati analizzati, ma se questi riflettono pregiudizi sociali, razziali o di genere, anche gli output dell'intelligenza artificiale possono essere condizionati.
Per fare un esempio concreto di come l'intelligenza artificiale possa porre in essere risultati discriminatori, si può pensare ad esempio al caso in cui un sistema IA debba suggerire una decisione riguardo alla concessione o meno di un prestito finanziario. I bias algoritmici potrebbero influenzare la decisione e produrre esiti che discriminano un cittadino per la sua provenienza geografica, per la classe sociale di appartenenza o per il suo genere.
Altre criticità sono quelle legate alla trasparenza dei risultati, vale a dire alla possibilità di conoscere tramite quali informazioni e ragionamenti un sistema di IA abbia prodotto un determinato esito. Inoltre, l'IA può porre anche seri rischi per la privacy a causa dell'utilizzo di enormi dataset che possono contenere anche dati sensibili.
Anche per rispondere a questi rischi e minimizzarli, l'Unione Europea ha approvato un suo regolamento che disciplina in modo organico i sistemi di intelligenza artificiale. Per rispondere ai rischi di discriminazione, l'AI Act stabilisce standard rigorosi per quanto riguarda i cosiddetti "sistemi ad alto rischio". Infatti, vengono richiesti requisiti di qualità dei dati inseriti per l'addestramento, la sorveglianza umana proattiva e il divieto di pratiche discriminatorie in presenza delle quali fornitori e utilizzatori sono tenuti a intervenire.
Inoltre, vengono previsti obblighi e requisiti anche per gli sviluppatori di IA generative come ChatGPT o Grok. I fornitori di questi sistemi hanno obblighi di trasparenza per i quali devono documentare come avvengono i processi di addestramento. Allo stesso modo è previsto un obbligo per gli utilizzatori di segnalare quando un contenuto sia generato da sistemi di intelligenza artificiale.
L'Osservatorio Artificial Intelligence del Politecnico di Milano produce periodicamente report sull'uso dell'intelligenza artificiale nel sistema produttivo italiano. Secondo i dati diffusi dall'ultimo rapporto, nel 2024 il mercato dell'intelligenza artificiale in Italia ha stabilito un nuovo record, con 1,2 miliardi di euro di fatturato e una crescita del 58% rispetto al 2023. Le imprese italiane sono ancora in ritardo rispetto ad altri Paesi europei: ad esempio l'81% delle grandi imprese italiane ha valutato almeno un progetto sull'intelligenza artificiale, contro una media europea dell'89%. Tuttavia, l'Italia è ai primi posti nell'utilizzo di IA generativa, superando anche i dati della Francia e della Germania.
Nella scelta del proprio software basato su IA per automazione e produttività, un'azienda dovrebbe innanzitutto definire gli obiettivi che intende raggiungere, verificare la compatibilità con le norme sulla protezione dei dati e della privacy e valutare i feedback di altri utenti, soprattutto di altre aziende italiane. Inoltre, dovrebbe valutare la compatibilità col proprio budget e considerare che molti software fatturano l'abbonamento mensile per utente, facendo lievitare i costi quando si devono aggiungere membri del team.
Fortunatamente, esiste un software come Bitrix24 che, oltre a offrire una versione gratuita, non prevede la fatturazione per singolo utente. Questa piattaforma all-in-one potenziata dall'intelligenza artificiale mette a disposizione strumenti avanzati di analisi, di monitoraggio della produttività dei dipendenti, di automazione di task ripetitivi e di marketing integrati nel CRM del software. Inoltre, grazie all'assistente virtuale CoPilot, i team italiani possono ricevere suggerimenti per la creazione dei contenuti stimolando la creatività e la produzione di contenuti originali e innovativi.
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OTTIENI BITRIX24 GRATUITAMENTEGli strumenti di produttività IA vengono utilizzati al momento principalmente nelle grandi imprese e in aziende di servizi come quelle finanziarie e assicurative.
L'intelligenza artificiale sta contribuendo alla creazione di una cultura lavorativa basata su maggiore efficienza e creatività, pur con alcune resistenze da parte delle PMI.
Le aziende possono mantenere l'intelligenza emotiva utilizzando le risorse umane risparmiate con i processi di automazione dei task ripetitivi per sviluppare la creatività e lo storytelling aziendale.
Tra i settori all'avanguardia nell'uso dell'IA ci sono la finanza, i servizi assicurativi e le aziende di telecomunicazione.
Il rischio principale è costituito dalla possibile omologazione sia in termini di contenuti per la promozione del brand, che nella stessa ideazione di nuovi prodotti e servizi.