Migliorare le competenze della forza lavoro manifatturiera italiana con il microlearning

Si è parlato molto in questi anni di microlearning e questo tipo di formazione è ormai una realtà anche in Europa e in Italia. In questo articolo vedremo più in dettaglio cos'è il microlearning, come l'intelligenza artificiale lo sta aiutando e le sue applicazioni in un campo industriale altamente performante per l'industria italiana come quello manifatturiero.

Microlearning, cos'è?

La definizione di micro apprendimento o microlearning richiama lo sviluppo di competenze tramite piccole unità di apprendimento. Un'unità di microlearning viene anche chiamata micro lezione o micro modulo e normalmente richiede un tempo molto breve.

Riguardo al tempo di durata, anche se ci si riferisce spesso a lezioni di massimo 5 minuti, un leggero sforamento di questo tempo non costituisce un problema. Infatti, è importante che venga raggiunto l'obiettivo strategico di formazione, cioè potenziare una competenza specifica.

Nell'utilizzo aziendale del microlearning, viene solitamente previsto un approccio pratico, legato alle esigenze aziendali per un determinato tipo di figura professionale. In alcuni casi, il microlearning può essere legato anche all'introduzione di nuovi software che richiedono l'apprendimento veloce di alcune nozioni legate all'uso degli stessi.

Il micro learning in Italia

Il trend del micro apprendimento si sta ormai da anni affermando anche in Italia, in particolare nell'ambito che riguarda la formazione aziendale, sia di gruppo che individuale. Mentre la formazione classica richiede tempi più lunghi che possono anche portare il lavoratore fuori dall'azienda per un determinato periodo, l'idea in questo caso è che una "formazione granulare" come quella offerta dal microlearning possa adattarsi meglio ai tempi (e anche agli spazi) sia della persona che dall'organizzazione.

Questo "micro content" sta conoscendo in Italia anche iniziative riguardanti app specifiche per la micro formazione, con la possibilità di trovare anche app in italiano gratis per il microlearning come nel caso dell'applicazione "The Trainer’s Journey", che contiene 500 brevi corsi sulle nuove tecnologie. Oltre alle applicazioni per il microlearning lanciate sul territorio nazionale, non manca naturalmente anche l'uso di software prodotti all'estero.

Un'app per il microlearning di lingue straniere, Duolingo

Sta avendo particolare successo anche in Italia Duolingo, applicazione per l'apprendimento di lingue straniere. Duolingo è già stata scaricata da oltre 50 milioni di persone in tutto il mondo e rappresenta un esempio di eccellenza di software per il microlearning. Si tratta di un'applicazione freemium, quindi esiste una versione base gratuita mentre tramite il pagamento di un abbonamento si può accedere a funzionalità più avanzate.

Microlearning, esempi di successo

Il CEO di un'azienda che produce software per l'editing di PDF, Alina Clark, ha raccontato dell'esperienza di successo della sua azienda con il microlearning. Nel momento in cui nuovi dipendenti sono entrati nel team, l'azienda ha deciso di non procedere con i tradizionali corsi di formazione, che avrebbero impedito l'impiego effettivo nelle prime settimane, ma di utilizzare dei micro-moduli di apprendimento riguardanti i software che i neoassunti avrebbero dovuto utilizzare.

Il CEO di CocoDoc (questo il nome dell'azienda) ha raccontato di come questa scelta abbia influito in modo positivo sulla produttività della sua azienda e di come, nonostante i nuovi dipendenti dovessero apprendere l'uso di molti nuovi strumenti tecnologici, il loro onboarding sia stato portato a termine con successo in poche settimane.

Microlearning AI, come l'intelligenza artificiale sta aiutando il microlearning

Anche se il microlearning ha iniziato a diffondersi prima dell'esplosione dell'intelligenza artificiale, non vi è dubbio che questa tecnologia abbia impattato in modo sensibile sulle potenzialità delle piattaforme per l'apprendimento. Grazie al machine learning e all'autoapprendimento, un software di intelligenza artificiale può non solo somministrare micro-corsi ai lavoratori, ma anche consentire un vero e proprio apprendimento automatizzato, sostituendo il tradizionale insegnante.

Va anche considerato come le IA generative siano al momento capaci di dare informazioni in pillole, anche molto tecniche, su qualsiasi argomento. Si tratta di un vantaggio del quale tutte le imprese possono approfittare, ad esempio, con il tool di intelligenza artificiale CoPilot, inserito da Bitrix24 all'interno della sua piattaforma per aziende. Tramite questo assistente virtuale anche i nuovi membri di un team possono ricevere in tempi veloci e in modo automatico le informazioni necessarie per la loro formazione.

Inoltre, Bitrix24 è una suite all-in-one che mette a disposizione molti altri strumenti, come un CRM integrato, tool di gestione e automazione dei propri canali social e web, app integrate per la messaggistica a le conferenze, consentendo di avere tutto a portata di mano in un unico software.

Settore manifatturiero italiano e microlearning

Anche il settore manifatturiero in Italia può aumentare la sua produttività ed efficienza grazie al microlearning. Tra i motivi per i quali questo è un approccio che le aziende di tutte le dimensioni dovrebbero seguire va sicuramente citata l'importanza di stare al passo con le novità tecnologiche che stanno ormai diventando essenziali anche in questa industria, oltre alla possibilità di potenziare un aspetto fondamentale come la sicurezza sul lavoro.

Infatti, le operazioni compiute dai lavoratori con i macchinari possono essere pericolose e ci sono una serie di istruzioni sulla sicurezza che devono comprendere e imparare con attenzione. Con le micro lezioni, parte di questo lavoro può essere compiuto anche tramite moduli di apprendimento automatico.

Nel settore, inoltre, è aumentato anche l'ausilio delle nuove tecnologie durante le lavorazioni. Tuttavia, il lavoro assistito dalle macchine richiede competenze specifiche dei lavoratori, che possono apprendere in modo semplice e veloce tramite il microlearning. Per questo motivo, un settore così importante per il PIL italiano come quello manifatturiero può aumentare ancora la sua produttività grazie alle conoscenze acquisite con microlearning e apprendimento automatizzato.

Settore manifatturiero in Italia, alcuni numeri di eccellenza

L'industria manifatturiera italiana è uno dei settori più importanti per il PIL del Paese. Ecco alcuni numeri chiave del settore, che evidenziano la rilevanza del comparto nonostante la flessione degli ultimi anni:

• Il Purchasing Managers Index (PMI) del settore manifatturiero italiano è aumentato a 46,30 a gennaio 2025 rispetto a 46,20 del dicembre dell'anno precedente
• Il PMI manifatturiero ha registrato una media di 51,25 punti dal 2012 al 2025
• Nel 2022, con 291 miliardi di euro di VAL (Valore Aggiunto Lordo) l'industria manifatturiera rappresentava il 15% del PIL italiano
• Il picco storico del settore è stato raggiunto nel primo trimestre del 2008 con 78.724,80 milioni di EURO.

Statistiche sul microlearning in Italia

Sempre a proposito di numeri, è interessante vedere tramite alcune statistiche come sta andando il microlearning in Italia. Secondo un rapporto diffuso da Eurostat, nel 2022 solo il 35,7% dei lavoratori italiani ha partecipato in un momento della loro vita ad attività di educazione non formale, rispetto a un dato medio dell'Unione Europea superiore al 46%. Vi è dunque un gap rispetto ai Paesi europei più virtuosi, che è auspicabile possa essere colmato nei prossimi anni.

Un rapporto di INDACO-Adults survey, sempre nel 2022, ha sottolineato come il ricorso al microlearning aumenti percentualmente rispetto al livello di istruzione. In particolare tra gli occupati, la partecipazione ad attività di micro apprendimento in quell'anno era stata:

• Del 24,9% tra i lavoratori con un alto livello di istruzione
• Del 17% tra coloro che hanno un livello di istruzione medio
• Di solo l'11% tra chi ha un basso livello di istruzione

Un altro obiettivo strategico delle imprese italiane dovrebbe essere dunque l'aumento del ricorso al microlearning anche rispetto ai lavoratori con istruzione di livello più basso.

E-learning e microlearning

Viene definito e-learning l'apprendimento di nozioni e informazioni con corsi multimediali erogati a distanza, solitamente tramite piattaforme Internet. All'interno del settore dell'e-learning vanno inseriti anche corsi di formazione lunghi e strutturati, compresi quelli erogati dalle università telematiche riconosciute dal MIUR e attraverso Master online di I e II livello, oltre che da molteplici corsi di formazione settoriali.

I concetti di e-learning e microlearning non hanno il medesimo significato, ma il secondo si può svolgere (e avviene così in moltissimi casi) con l'ausilio di piattaforme online. Come già analizzato in questo articolo, anche le tecnologie di intelligenza artificiale e in modo particolare quelle di tipo generativo stanno dando un contributo significativo alle attività di microlearning e di apprendimento automatizzato.

Vantaggi del microlearning

Quali sono i vantaggi concreti che il microlearning può dare nei percorsi di formazione? Eccone alcuni:

• Un maggiore coinvolgimento. Secondo le statistiche, le informazioni fornite tramite micro moduli consentono un coinvolgimento superiore del 50% rispetto a lezioni più lunghe. Questa metodologia di apprendimento ha benefici sia per l'esperienza di apprendimento dello studente, che per il numero di informazioni che riesce ad assimilare.
• Il microlearning è più semplice ed efficiente da sviluppare. Secondo una ricerca di TalentCards, è 3 volte più veloce da sviluppare e anche preferibile in termini di rapporti costo/efficienza rispetto ai corsi tradizionali.
• Può essere combinato con l'apprendimento da dispositivo mobile. Nella gran parte dei casi, i moduli di microlearning possono essere distribuiti anche tramite smartphone e tablet, rendendo così più semplice la loro fruizione.
• Può essere unito alla Gamification. Attraverso l'introduzione di elementi della cosiddetta gamification (l'applicazione ai contenuti di meccaniche proprie dei giochi), il microlearning può essere più semplice e divertente rispetto ai corsi tradizionali.

Best practice per il microlearning

Tra le best practice che è possibile suggerire per il microlearning, va sicuramente inclusa la creazione di contenuti che siano, oltre che brevi, anche focalizzati. L'uso di tecnologie interattive può inoltre renderne più facile la fruizione. Inoltre, un elemento vincente può essere costituito dalla personalizzazione dei moduli e anche in questo senso l'intelligenza artificiale può costituire un valido supporto.

Il microlearning prevede poi che l'insegnamento si concentri su un concetto alla volta e non va mai dimenticato che può anche essere complementare rispetto a insegnamenti tradizionali, come quelli in presenza. La creazione di contenuti per il microlearning da parte delle aziende può essere facilitata dall'uso di template o di alcuni software specifici.

Micro-learning, l'Unione Europea e la "formazione aziendale continua"

La Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea ha sancito all'art. 14 che "ogni persona ha diritto all'istruzione e all'accesso alla formazione professionale e continua". Il concetto di continuità della formazione professionale, già da tempo applicata anche da molte aziende italiane, supera il vecchio modello che vedeva per la gran parte dei ruoli lavorativi la conclusione dell'istruzione con il percorso universitario o dei Master.

Ora i dipendenti possono essere chiamati più volte nel corso della propria vita lavorativa a frequentare corsi di formazione e aggiornamento. In aggiunta, il micro learning può costituire un elemento di formazione che, al contrario dei percorsi tradizionali, non richiede né l'impiego di molto tempo da parte dei lavoratori, né costi eccessivi da parte delle aziende.

In Italia, il ricorso alla formazione continua è già aumentato dal 20,8% del 2007 al 37,6% del 2008. Tuttavia esiste ancora un gap da colmare rispetto a Paesi europei più virtuosi, visto che l'Italia occupa solo il diciannovesimo posto (al primo si piazzano i Paesi Bassi con oltre il 64%). Il microlearning può sicuramente essere anche un metodo per colmare questo gap.

Microlearning, come farlo in azienda e che software usare?

Una caratteristica importante del microlearning è legata al fatto che non deve essere svolto in una sede terza, come accade spesso con i corsi di formazione tradizionale. Il microlearning per le sue caratteristiche può svolgersi in azienda o anche, in una modalità di smart working, direttamente presso l'abitazione del dipendente.

La piattaforma all-in-one Bitrix24 può venire incontro alle esigenze della tua azienda non solo tramite l'ausilio del già citato assistente virtuale basato su IA CoPilot. Infatti, grazie a un tool integrato per le videoconferenze, i responsabili del team di lavoro possono effettuare brevi video sedute di formazione sia ai nuovi dipendenti durante la fase di onboarding, che al resto del gruppo di lavoro, ad esempio in caso di introduzione di nuovi software. Inoltre, Bitrix24 mette a disposizione anche una serie di strumenti di messaggistica e di comunicazione interna al team che possono essere utili anche per le attività di formazione.

Competenze per il lavoro del futuro e microlearning in Italia, alcune conclusioni

Come abbiamo visto in questo articolo, il microlearning costituisce una modalità di apprendimento su moduli molto veloci in grado di consentire una formazione rapida, anche on demand, con metodologie innovative che fanno sì che tale insegnamento suddiviso in brevi frammenti non solo possa essere erogato in pochi minuti, ma che sia anche più semplice da ricordare.

La tendenza a un ricorso sempre maggiore al microlearning si sta sviluppando non solo nel resto del mondo ma anche in Italia. In generale, l'uso dell'intelligenza artificiale sta dando anche in questo ambito ottimi risultati, consentendo di ottenere performance ancora migliori. La flessibilità di questo strumento fa prevedere che questo trend di crescita vada di pari passo con il sempre maggiore ricorso alla digitalizzazione anche delle aziende italiane, che potrebbero riuscire a colmare il gap che ancora le separa in questo settore dalle nazioni europee più virtuose.